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UOMINI E ... UOMINI
I cavalieri della Tavola Rotonda esistono ancora
di Nunzio Gambuti
Può capitare di tornare con la mente indietro nel tempo e ritrovare, in una associazione di cose e di pensieri, uno di quei momenti di vita che, poi, tutti insieme, fanno la storia di ognuno di noi. Fellini usava dire: Amarcord.
Ubaldo era un vecchio commerciante che aveva un negozio a pochi passi da casa mia. In questo negozio di pochi metri quadrati si poteva comprare il giornale, materiale di cartoleria, merceria in genere e non ultimo forniture di ferramenta. Quest'uomo, Ubaldo, era particolare per il suo modo di vestire, indossava sempre un vestito grigio ed un cappello a larghe falde, ugualmente grigio, che lo faceva somigliare ad uno di quei poliziotti americani che si vedono al cinema. Ubaldo in America c'era stato davvero.
La mia amicizia con il figlio Claudio, mi portava spesso ad intrattenermi in questo negozio, con la possibilità di leggere i fumetti che lui esponeva senza acquistarli.
I più giovani, forse, non sanno chi sono: Blek, Capitan Miki, il Professor Occultis, Salasso e Doppio Rhum, ma certamente quasi tutti conosciamo Tex Willer.
L'integrità morale è il filo comune che unisce tutti questi personaggi, che, pur totalmente diversi fra loro, ma con uguale sostanza, sono espressione continua di quei valori che sembrano addormentati nella realtà che ci appare ogni giorno, quando il meglio di un uomo non è soltanto un sapone da barba, come insistentemente vuole farci credere una certa pubblicità.
Mi obbliga una riflessione: perché Tex Willer?
Perché Tex, più di tutti, rappresenta quello che la vita è adesso. Tutto quello che la mente e la mano di Bonelli e Galeppini hanno raccontato nella fantasia, in questo trasbordo, risulta incredibilmente presente in tutte quelle problematiche che continuamente ogni giorno affrontiamo: la corruzione, la politica, la guerra, il razzismo, la solidarietà, la violenza, la droga. In un continuo avversare uomini avidi e politicanti corrotti, trafficanti d'armi e generali senza gloria, Tex è giustizia, è amicizia, è solidarietà, è coraggio. Tex sa amare chi porta la pelle di un colore diverso.
Per il modo uguale di essere solidali tra di loro e verso i più deboli, mi piace gemellare Tex Willer e gli altri ai Cavalieri della Tavola Rotonda, epici uomini d'armi con la giustizia e l'onore al di sopra di tutto. Ma tralasciando fantasia, storia e letteratura, mi sento di affermare che: i Cavalieri della Tavola Rotonda esistono ancora.
Sono uomini del nostro tempo e della nostra storia, uomini che camminano in mezzo a noi, uomini che hanno creduto in quei valori assoluti per i quali si è disposti anche a morire. Sono uomini che, con un gesto spontaneo di cose normali, senza voglia di essere né santi né eroi, hanno avuto il coraggio di morire per uno Stato assente, per una ragione di libertà, o per sentirsi semplicemente uomini tra uomini.
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Ernesto Che Guevara, Martin Luter King, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Libero Grasso e tanti altri. E tanti altri, sono certo, verranno. Hanno tutti lasciato una strada tracciata, quella strada percorsa in solitudine.
Ancora una riflessione: la morte di un uomo non può essere inutile. Se tutto si riduce e viene consumato nell'emozione di un momento, allora vuol dire che non abbiamo capito abbastanza. Non abbiamo capito che la società siamo noi, che ne siamo parte integrante nel bene e nel male e che non si può restare continuamente a guardare. E' per questo che ci sono uomini che fanno la storia ed altri che passano in silenzio.